MISTERO RISOLTO (SE STATE SCRIVENDO UN LIBRO SU BATTIATO SAREBBERO GRADITI DEI RINGRAZIAMENTI!!!)
Vi racconto come sono andate le cose.
Battiato partecipò all'edizione della primavera 1979 del festival bulgaro Golden Orpheus. Il festival presentava sia artisti stranieri che bulgari che gareggiavano in due sezioni separate (anche se gli artisti bulgari di punta potevano gareggiare anche nella categoria internazionale). Il regolamento prevedeva che gli artisti internazionali cantassero almeno un brano scritto da un autore bulgaro. Qui c'è la lista più completa che ho trovato dei partecipanti alle varie edizioni.
Non so se Battiato cantò in quell'edizione anche qualcosa in italiano (un'anticipazione dal futuro Cinghiale Bianco?) ma di sicurò interpretò in siciliano la canzone Бразда в небето (Un solco nel cielo). Il testo siciliano (completamente slegato dall'originale) è suo, mentre quello bulgaro è di Georgi Konstantinov. La musica di Boris Karadimchev. Il cantante bulgaro a cui si alternava nell'esibizione (stile Sanremo dei primi anni) era Georgi Minchev.
Ecco il brano originale e di seguito la traduzione.
https://www.youtube.com/watch?v=OEoCo_z0sNI
Viveva un ragazzo sorridente Tra la spiga d'oro e il verde faggio Discendente degli antichi bulgari Nato sotto il blu dei Balcani
Prima che spuntasse l'alba Camminava sui morbidi solchi E calpestava il duro terreno Fissando le grandi stelle
Sognava di volare lassù Nell'alto del crepuscolo blu Le distese native ansimavano Di geranio selvatico e assenzio
Conosci questo ragazzo? Oggi è lui stesso una stella E traccia nello spazio Un grande solco invisibile
E traccia nello spazio Un grande solco invisibile
Ecco invece dei ricordi di Battiato su quel festival:
Non dimenticherò più un successo in Bulgaria. Nel 1979, al festival di Burgas, sul Mar Nero: trasmesso in TV da tutti i Paesi dell'est. Io vestivo una camicia bianca, e nel taschino il passaporto. L'avevo messo lì per caso, non sapevo dove tenerlo. Davanti alle telecamere cantai così, con quel documento che spuntava di due dita. Non potevo immaginare quel che sarebbe successo. In un attimo diventai un emblema, simbolo di libertà. Quel loro sistema impedisce alla gente di viaggiare, spostarsi da una città all'altra. È inconcepibile, pazzia pura.
Tra fine 1980 e inizio 1981, Battiato stava lavorando a Energie di Giuni Russo e le propose di incidere il brano. Lei però non voleva cantare una canzone in siciliano (come si racconta nella sua biografia ufficiale), così dopo un po' Battiato realizzò un nuovo testo italiano. Nel frattempo tornò a cantarla nei concerti di quel periodo, tra cui il mitico Cinema Astra.
https://www.youtube.com/watch?v=Xkx-dzAj4D8
Immagino che su Energie sia firmato da Radius perché Battiato non avendolo composto non si sentiva di mettere il suo nome.
MISTERO RISOLTO (SE STATE SCRIVENDO UN LIBRO SU BATTIATO SAREBBERO GRADITI DEI RINGRAZIAMENTI!!!)
Vi racconto come sono andate le cose.
Battiato partecipò all'edizione della primavera 1979 del festival bulgaro Golden Orpheus. Il festival presentava sia artisti stranieri che bulgari che gareggiavano in due sezioni separate (anche se gli artisti bulgari di punta potevano gareggiare anche nella categoria internazionale). Il regolamento prevedeva che gli artisti internazionali cantassero almeno un brano scritto da un autore bulgaro. Qui c'è la lista più completa che ho trovato dei partecipanti alle varie edizioni.
Non so se Battiato cantò in quell'edizione anche qualcosa in italiano (un'anticipazione dal futuro Cinghiale Bianco?) ma di sicurò interpretò in siciliano la canzone Бразда в небето (Un solco nel cielo). Il testo siciliano (completamente slegato dall'originale) è suo, mentre quello bulgaro è di Georgi Konstantinov. La musica di Boris Karadimchev. Il cantante bulgaro a cui si alternava nell'esibizione (stile Sanremo dei primi anni) era Georgi Minchev.
Ecco il brano originale e di seguito la traduzione.
Viveva un ragazzo sorridente Tra la spiga d'oro e il verde faggio Discendente degli antichi bulgari Nato sotto il blu dei Balcani
Prima che spuntasse l'alba Camminava sui morbidi solchi E calpestava il duro terreno Fissando le grandi stelle
Sognava di volare lassù Nell'alto del crepuscolo blu Le distese native ansimavano Di geranio selvatico e assenzio
Conosci questo ragazzo? Oggi è lui stesso una stella E traccia nello spazio Un grande solco invisibile
E traccia nello spazio Un grande solco invisibile
Ecco invece dei ricordi di Battiato su quel festival:
Non dimenticherò più un successo in Bulgaria. Nel 1979, al festival di Burgas, sul Mar Nero: trasmesso in TV da tutti i Paesi dell'est. Io vestivo una camicia bianca, e nel taschino il passaporto. L'avevo messo lì per caso, non sapevo dove tenerlo. Davanti alle telecamere cantai così, con quel documento che spuntava di due dita. Non potevo immaginare quel che sarebbe successo. In un attimo diventai un emblema, simbolo di libertà. Quel loro sistema impedisce alla gente di viaggiare, spostarsi da una città all'altra. È inconcepibile, pazzia pura.
Tra fine 1980 e inizio 1981, Battiato stava lavorando a Energie di Giuni Russo e le propose di incidere il brano. Lei però non voleva cantare una canzone in siciliano (come si racconta nella sua biografia ufficiale), così dopo un po' Battiato realizzò un nuovo testo italiano. Nel frattempo tornò a cantarla nei concerti di quel periodo, tra cui il mitico Cinema Astra.
Immagino che su Energie sia firmato da Radius perché Battiato non avendolo composto non si sentiva di mettere il suo nome.
Fagiolino, Multivac and 3 other users have reacted to this post.
Ho cercato ancora un po' e ho visto che tutto quel disco è stato fatto in occasione della missione spaziale sovietica Sojuz 33. Nell'equipaggio c'era Georgi Ivanov, che in questa occasione è stato il primo bulgaro ad andare nello spazio. Immagino che nello specifico la canzone Un solco nel cielo sia una sua biografia enfatica.
Ho cercato ancora un po' e ho visto che tutto quel disco è stato fatto in occasione della missione spaziale sovietica Sojuz 33. Nell'equipaggio c'era Georgi Ivanov, che in questa occasione è stato il primo bulgaro ad andare nello spazio. Immagino che nello specifico la canzone Un solco nel cielo sia una sua biografia enfatica.
Multivac, Virginia and un passante russo have reacted to this post.
MultivacVirginiaun passante russo
Ed è in certi sguardi che si intravede l'infinito...