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"Segnali di vita" di Fabio Zuffanti

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Un bel lavoro, con una struttura originale che lo rende scorrevolissimo. Il capitolo che mi è piaciuto di più è quello dedicato al dietro le quinte delle registrazioni dell'album, con varie dichiarazioni dei musicisti.

A un certo punto è anche citato il bootleg di Torino 1981 sulla Stratosfera (con tanto di link per scaricarlo). Viene datato 9 agosto 1981, come riportato sul sito. Si tratta però di una data quasi certamente sbagliata, infatti se guardiamo i giornali di quei giorni c'è scritto che Battiato il 9 agosto aveva in programma un concerto a Traversetolo (PR).

Sulla Stampa si parla di un concerto del 5 agosto a Moncalieri, vicino Torino. A mio parere, però, la registrazione sulla Stratosfera non è neanche di questa data, visto che nella recensione si dice che "ha presentato pezzi del nuovo disco" e che nei bis c'è stata "la ripetizione di Up patriots to arms e Bandiera bianca". Entrambe le cose non corrispondono al bootleg, dove viene cantata solo Bandiera bianca e solo una volta.

Del resto come segnalavo qui, nel luglio/agosto del "Patriots Tour" c'era già in scaletta Cuccurucucù, quindi questa registrazione della Stratosfera è probabilmente del periodo precedente. Sui siti di Maclen e Abul è datata, infatti, 9 giugno 1981. Non ho trovato conferme sulla Stampa, ma mi sembra una data più verosimile.

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Ed è in certi sguardi che si intravede l'infinito...
Cita da Kaiwanna su Maggio 28, 2021, 9:34 am

Del resto come segnalavo qui, nel luglio/agosto del "Patriots Tour" c'era già in scaletta Cuccurucucù, quindi questa registrazione della Stratosfera è probabilmente del periodo precedente. Sui siti di Maclen e Abul è datata, infatti, 9 giugno 1981. Non ho trovato conferme sulla Stampa, ma mi sembra una data più verosimile.

con i bootleg bisogna sempre prendere le informazioni col beneficio del dubbio

data, luogo... sono tutte informazioni che non sempre sono corrette, senza contare che molte volte la diversa maniera di scrivere le date tra anglosassoni e resto del mondo porta a ulteriore confusione
però di questo concerto torinese, avendo tempo da perdere, si dovrebbe riuscire a risalire alla data esatta con qualche certezza in più (ammesso che sia davvero un concerto in quel di Torino...) 

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"Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l'intelligenza degli intelligenti."
Cita da AbulQasim su Maggio 28, 2021, 10:21 am
senza contare che molte volte la diversa maniera di scrivere le date tra anglosassoni e resto del mondo porta a ulteriore confusione
Ad esempio, basandosi su questo ritaglio, il Pollution Happening a Genova dovrebbe essere dell'8 maggio 1973 e non del 5 agosto. La data della registrazione a Padova invece coincide, 2 maggio.
 
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In effetti già al "Napoli Be-In" di giugno Battiato aveva cambiato stile, passando alle improvvisazioni al synth. È un po' improbabile che abbia ripreso la rock band per delle date estive.
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Ed è in certi sguardi che si intravede l'infinito...

letto volutamente di corsa (non escludo quindi di rileggerlo con più calma in futuro)
come sempre ci sono cose che mi hanno convinto e altre meno

il libro consta di circa 230 pagine, ma si parla davvero del disco, e lo si approfondisce, solo dalla pagina 113 alla pagina 191
e sono proprio queste 80 pagine quelle più interessanti e riuscite e che io, se avessi gestito la cosa, avrei approfondito ancora di più
perché, a mio parere, la forza di questo libro doveva essere proprio quella di andare a fondo nella storia e nella analisi di questo disco, canzone per canzone, musicista per musicista, dettaglio per dettaglio, aneddoto per aneddoto

è chiaro che stiamo parlando di scelte editoriali, e il mio parere non vale un granché

ribadisco che comunque in queste 80 pagine c'è tanta polpa, in parte proveniente dai libri precedenti e in parte con materiali nuovi, che rende merito ad un grande disco che aspettava un libro dedicato in esclusiva

tra i momenti che ho più amato quelli in cui si scende nel dettaglio della struttura delle canzoni, come quando Destrieri descrive l'intricata poliritmia di "Summer on a solitary beach" (dove si succederebbero, con varie ripetizioni, blocchi con il ritmo in 6/8, 7/8, 8/8, 10/8) a dimostrare come dietro brani orecchiabili e radiofonici ci possano essere scelte compositive tutt'altro che banali

il resto del libro viaggia tra i ricordi personali di Zuffanti, utili ad inquadrare il periodo storico/culturale nel quale arriva il disco, ma per me non indispensabili (magari perché io c'ero, forse i più giovani li apprezzeranno di più) e l'ennesimo racconto della biografia di Battiato che invece avrei ridotto a molto molto meno
con una parte finale dedicata ad una serie di pareri/ricordi sul disco da parte di personaggi più o meno famosi (da Branduardi a Madonia, da Franco Fabbri a Elisabetta Sgarbi)

come annunciato, nei ringraziamenti si cita con parole lusinghiere questo forum e ringrazio qui Fabio per aver citato anche il mio blog dedicato agli inediti, sia per le puntuali note a fondo pagina, sia nei ringraziamenti finali

Nota personale ed extra-Battiato:
sono un po' più vecchio di Zuffanti, ma i miei ricordi degli anni di piombo, espressione che odio, ma la uso per capirci, sono del tutto differenti dai suoi, per me sono stati anni dove neanche per un momento ho avuto paura di andare in giro, di uscire la sera, di andare alle manifestazioni di piazza o ai concerti (e vivevo a Roma, non in un tranquillo paesino del Trentino, le bombe e gli attentati erano se non quotidiani certo frequenti)

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"Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l'intelligenza degli intelligenti."
Cita da AbulQasim su Giugno 17, 2021, 4:37 pm

letto volutamente di corsa (non escludo quindi di rileggerlo con più calma in futuro)
come sempre ci sono cose che mi hanno convinto e altre meno

il libro consta di circa 230 pagine, ma si parla davvero del disco, e lo si approfondisce, solo dalla pagina 113 alla pagina 191
e sono proprio queste 80 pagine quelle più interessanti e riuscite e che io, se avessi gestito la cosa, avrei approfondito ancora di più
perché, a mio parere, la forza di questo libro doveva essere proprio quella di andare a fondo nella storia e nella analisi di questo disco, canzone per canzone, musicista per musicista, dettaglio per dettaglio, aneddoto per aneddoto

è chiaro che stiamo parlando di scelte editoriali, e il mio parere non vale un granché

ribadisco che comunque in queste 80 pagine c'è tanta polpa, in parte proveniente dai libri precedenti e in parte con materiali nuovi, che rende merito ad un grande disco che aspettava un libro dedicato in esclusiva

tra i momenti che ho più amato quelli in cui si scende nel dettaglio della struttura delle canzoni, come quando Destrieri descrive l'intricata poliritmia di "Summer on a solitary beach" (dove si succederebbero, con varie ripetizioni, blocchi con il ritmo in 6/8, 7/8, 8/8, 10/8) a dimostrare come dietro brani orecchiabili e radiofonici ci possano essere scelte compositive tutt'altro che banali

il resto del libro viaggia tra i ricordi personali di Zuffanti, utili ad inquadrare il periodo storico/culturale nel quale arriva il disco, ma per me non indispensabili (magari perché io c'ero, forse i più giovani li apprezzeranno di più) e l'ennesimo racconto della biografia di Battiato che invece avrei ridotto a molto molto meno
con una parte finale dedicata ad una serie di pareri/ricordi sul disco da parte di personaggi più o meno famosi (da Branduardi a Madonia, da Franco Fabbri a Elisabetta Sgarbi)

come annunciato, nei ringraziamenti si cita con parole lusinghiere questo forum e ringrazio qui Fabio per aver citato anche il mio blog dedicato agli inediti, sia per le puntuali note a fondo pagina, sia nei ringraziamenti finali

Nota personale ed extra-Battiato:
sono un po' più vecchio di Zuffanti, ma i miei ricordi degli anni di piombo, espressione che odio, ma la uso per capirci, sono del tutto differenti dai suoi, per me sono stati anni dove neanche per un momento ho avuto paura di andare in giro, di uscire la sera, di andare alle manifestazioni di piazza o ai concerti (e vivevo a Roma, non in un tranquillo paesino del Trentino, le bombe e gli attentati erano se non quotidiani certo frequenti)

Abul, mi tocca rettificare! 😂 il delirio poliritmico di cui parli è riferito alle strofe del Vento Caldo dell’Estate: la povera Summer On A Solitary Beach, pur vantando due tempi “sovrapposti”, a voler complicare le cose è al limite in settantotto/centoquattresimi, ovvero il buon vecchio 3/4 o 6/8 (con batteria in 4/4).

Mi sento infine di spezzare una lancia, in quanto conterraneo, a conferma del clima di tensione negli anni di piombo a Genova, specie nella tosta delegazione di Cornigliano in cui Zuffanti viveva.

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Cita da Attura su Giugno 17, 2021, 6:12 pm

Abul, mi tocca rettificare! 😂 il delirio poliritmico di cui parli è riferito alle strofe del Vento Caldo dell’Estate: la povera Summer On A Solitary Beach, pur vantando due tempi “sovrapposti”, a voler complicare le cose è al limite in settantotto/centoquattresimi, ovvero il buon vecchio 3/4 o 6/8 (con batteria in 4/4).

l'ho scritto che l'avevo letto di corsa, e poi l'età avanza...

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AtturaPrimoG
"Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l'intelligenza degli intelligenti."
Cita da Kaiwanna su Maggio 28, 2021, 9:34 am

A un certo punto è anche citato il bootleg di Torino 1981 sulla Stratosfera (con tanto di link per scaricarlo). Viene datato 9 agosto 1981, come riportato sul sito. Si tratta però di una data quasi certamente sbagliata, infatti se guardiamo i giornali di quei giorni c'è scritto che Battiato il 9 agosto aveva in programma un concerto a Traversetolo (PR).

[...]

Sui siti di Maclen e Abul è datata, infatti, 9 giugno 1981.

Cita da AbulQasim su Maggio 28, 2021, 10:21 am

data, luogo... sono tutte informazioni che non sempre sono corrette, senza contare che molte volte la diversa maniera di scrivere le date tra anglosassoni e resto del mondo porta a ulteriore confusione
però di questo concerto torinese, avendo tempo da perdere, si dovrebbe riuscire a risalire alla data esatta con qualche certezza in più (ammesso che sia davvero un concerto in quel di Torino...) 

Ho trovato una pubblicità su La Stampa che attesta che Battiato si è esibito al Teatro Tenda di Torino il 6 settembre 1981. Ulteriore prova è che quando presenta Bandiera bianca, Battiato dice "questo disco nuovo uscirà circa tra quindici giorni", ovvero 21 settembre. Non so @spirals se vuoi valutarla come correzione per le prossime ristampe del libro.

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Ed è in certi sguardi che si intravede l'infinito...
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