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Fagiolino su Gennaio 16, 2023, 4:45 pm
Dico la mia, da nativo analogico ma grato al potere informazionale del digitale.
La "figitalizzazione" non restituisce il fascino del possesso fisico. Ok la massa, la dimensione che riporta sotto i riflettori la grafica ed il libretto... ma inevitabilmente non manca l'app, il servizio, la community... e torniamo al sentor di fuffa del terzo millennio, roba che seppur ben pensata realizza il ben noto vuoto emotivo della comodità e dell'iperconnessione.
Per sborsare quelle cifre gli ascoltatori devono avere l'impressione di essere gli unici possessori di oggetti unici (cosa che da un certo punto di vista era vera nell'era analogica, anche in negativo) mentre i bit saranno sempre, al pari delle particelle elementari, tutti la stessa identica cosa; che ti arrivino da una flash memory, rom o da un flusso in fibra ottica. E infinitamente replicabili. Per colpa dei bit le gelosie ed i feticismi si realizzano solo sugli oggetti di contorno: package lussuoso, l'edizione numerata o firmata. Quindi niente di nuovo.
Il .flac sarebbero più sensato perché, anche se loseless alla pari del .wav, occupa una frazione di spazio in meno. Ma qui si tratta di sprecare una rommina intera per un solo CD/LP e allora riempiamola il più possibile 🙂
Dico la mia, da nativo analogico ma grato al potere informazionale del digitale.
La "figitalizzazione" non restituisce il fascino del possesso fisico. Ok la massa, la dimensione che riporta sotto i riflettori la grafica ed il libretto... ma inevitabilmente non manca l'app, il servizio, la community... e torniamo al sentor di fuffa del terzo millennio, roba che seppur ben pensata realizza il ben noto vuoto emotivo della comodità e dell'iperconnessione.
Per sborsare quelle cifre gli ascoltatori devono avere l'impressione di essere gli unici possessori di oggetti unici (cosa che da un certo punto di vista era vera nell'era analogica, anche in negativo) mentre i bit saranno sempre, al pari delle particelle elementari, tutti la stessa identica cosa; che ti arrivino da una flash memory, rom o da un flusso in fibra ottica. E infinitamente replicabili. Per colpa dei bit le gelosie ed i feticismi si realizzano solo sugli oggetti di contorno: package lussuoso, l'edizione numerata o firmata. Quindi niente di nuovo.
Il .flac sarebbero più sensato perché, anche se loseless alla pari del .wav, occupa una frazione di spazio in meno. Ma qui si tratta di sprecare una rommina intera per un solo CD/LP e allora riempiamola il più possibile 🙂
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