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Padre

Per chi ha voglia di farsi del male, pare che questo sia il film completo.

A me ha provocato grande sofferenza. Dopo la morte di Franco non ho il coraggio di riguardarlo 😢

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Mi hai anticipato ne descrivo meglio in questo post:

È disponile dal 18 luglio su Film&Clips, il canale YouTube ufficiale della casa di distribuzione cinematografica italiana Minerva Pictures, il film Padre della regista e attrice Giada Colagrande. Girato nel 2015, la pellicola vede la partecipazione di Willem Dafoe (marito della Colagrande), Marina Abramovic e Franco Battiato.

Si tratta dell’ultimo film al quale ha partecipato il celebre cantante italiano, scomparso lo scorso 18 maggio, del quale ne ha curato anche le musiche insieme a Carlo Guaitoli. Il lungometraggio, della durata di 90 minuti, è visibile gratuitamente e narra la storia di Giulia che, dopo aver ritrovato alcune lettere del padre morto, rafforza la sua convinzione che non tutto si chiuda con la morte, ma che il contatto con chi ci è caro possa continuare.

Battiato interpreta il ruolo del padre ed è stata la stessa regista Colagrande ha raccontare come è nata questa grande opportunità: “L’ho chiamato e lui mi ha detto: ‘Ma questo è un sogno bellissimo’, spronandomi a dar vita a questo film dove lui compare in veste di fantasma“.

https://youtu.be/UM7oRyFrGHs 

(che pena... qualità massima 480p)

 

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Grazie per la notizia, il film lo vedrò per intero quando sarò più comodo, mi sembra meritevole di attenzione e 480px non mi disturbano più di tanto. Coincidenza, nel 2015 inizia il declino psicofisico di Franco Battiato... 

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Se poi si ripensa a varie opere di Battiato degli ultimi dieci anni come questa ed altre (Testamento, Attraversando il Bardo...) l'impressione è quasi che abbia voluto compiere un "periodo di preparazione alla morte". In una intervista del 2013 diceva lui stesso che "probabilmente si avvicina la fine". Una scelta davvero "spirituale" e poco diffusa nella nostra società moderna che sembra rifiutare di pensare la morte tranne quando accade. Invece il confronto fra questo modo di fare di Battiato e il modo con cui la sua famiglia ha gestito il periodo seguente al ritiro di Battiato dalla vita pubblica porta a molti interrogativi.

 

Ciao. 

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Le nuvole non possono annientare il sole...
Cita da Multivac su Agosto 1, 2021, 11:23 pm

Se poi si ripensa a varie opere di Battiato degli ultimi dieci anni come questa ed altre (Testamento, Attraversando il Bardo...) l'impressione è quasi che abbia voluto compiere un "periodo di preparazione alla morte". In una intervista del 2013 diceva lui stesso che "probabilmente si avvicina la fine". Una scelta davvero "spirituale" e poco diffusa nella nostra società moderna che sembra rifiutare di pensare la morte tranne quando accade. Invece il confronto fra questo modo di fare di Battiato e il modo con cui la sua famiglia ha gestito il periodo seguente al ritiro di Battiato dalla vita pubblica porta a molti interrogativi.

 

Ciao. 

Ieri ho visto in YT "Franco Battiato a Capo d'Orlando" un video che è stato registrato attorno al 2013, si interrompe (esaurimento batteria) proprio quando Franco Battiato risponde a una domanda posta da Lucia Sardo riguardo alla morte. Che abbia compiuto un lungo periodo di preparazione e che la sua aspirazione fosse di "non tornare" è certo perché l'ha Franco lo dice, da 27:18 a seguire... Franco Battiato conosceva l'astrologia e aveva interpellato astrologi tibetani, forse sapeva già qual era il periodo probabile in cui avrebbe lasciato questo mondo.

Ciao

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Cita da Teofrastus su Agosto 2, 2021, 9:24 am

Ieri ho visto in YT "Franco Battiato a Capo d'Orlando" un video che è stato registrato attorno al 2013

È del 20 maggio 2012.

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Ed è in certi sguardi che si intravede l'infinito...

Ho avuto modo di vedere il film in una strana contemporaneità con quello che sta succedendo in Afghanistan, particolarmente alle donne e alla loro repressione.

Il parallelo tra il Battiato attore ed il Battiato reale è notevole. L'idea generale più evidente riguarda il padre e la paternità.

Ma ad equilibrare in modo altrettanto espressivo c'è una maternità lontana anche se in relazione, personificata dalla Abramovic, e soprattutto il femminismo esoterico.
Dice Defoe in una intervista : il mio personaggio sta anche preparando un’opera teatrale che ha a che fare con il rafforzamento delle donne come artiste.
Questa opera inizia con qualcosa di simile alla lista dei musicisti presente nel finale di Genesi. Al suono di un gong vengono introdotte alcune donne eccellenti dotate di intelligenza e capacità, tutte segnate da aspetti controversi e problematici riguardanti il superamento dei  limiti sociali, morali, religiosi del loro tempo (e non solo).
Queste donne-intellettuali possono essere considerate casi esemplari o personificazioni di una forza femminile trasgressiva. Da un certo punto di vista sono spiriti, e possiedono le attrici come fanno i loa haitiani. Questo collegamento con il vodou che sembra fuori luogo è giustificato dal ciò che passa sullo sfondo delle performances. Prima di tutto il sigillo (vevè) di Erzulie, in una una variazione che sembra riferisi a Freda Erzulie. L'attrice che impersona la regista Maya Deren la nomina esplicitamente (Erzulie infatti era lo spitito guida della Deren). Passano varie volte immagini di sacerdoti haitiani che fanno offerte (specchi, rose, liquori) e tracciano il sigillo con farina di mais. Erzulie è uno spirito acquatico, ed il tema dell'acqua accumuna molte delle donne presenti nell'elenco.

Lili Boulanger, compositrice. Nell'opera teatrale non è personificata... o non appare come tale.
Cristina di Svezia, regina. Associata all'attrice con la tunica bianca.
Helena Blavatsky, teosofa, associata all'attrice con la tunica verde scuro.
Ruth St. Denis, ballerina, associata all'attrice con la tunica nera.
Maya Deren, regista, sacerdotessa, associata all'attrice con la tunica gialla.
Alfonsina Storni, poetessa, associata all'attrice con la tunica rossa.

A cui potremmo aggiungere idealmente la stessa Marina Abramovic e Marie Laveau  la "regina del vudù".

Questa piccola ricerca è per me semplice inventario, e non ho alcuna idea di quanto tutto ciò sia farina della Colagrande o apporto/consiglio di Battiato. Faccio notare il pesante sincretismo che collega le diverse personificazioni di Erzulie alle diverse espressioni cattoliche della Madonna. E poi c'è un filo comune che viaggia sulla lettere M del sigillo, maternità, mare. Una personificazione di Erzulie è Le Sirene (MerMaide), ed esiste una composizione della Boulangere che si intitola proprio Les Sirènes. Vediamo la regista/sacerdotessa Deren danzare ed immergersi nelle acque in alcuni spezzoni di un suo film. La poetessa Alfonsina Storni si suicidò immergendosi nelle acque ed annegando, da cui la canzone Alfonsina y el mar cantata nello spettacolo da Giulia che diventa il perno su cui la protagonista riesce a superare l'abbandono del padre. Più solare l'apporto della ballerina St.Denis fondatrice della Society of Spiritual Arts per la promozione della danza all'interno delle religioni. Della Blavatsky non serve parlare. Non manca neanche il tema della libertà di genere, incarnato da Cristina di Svezia.

Insomma, difficile pensare qualcosa di meno Talebano di questo film. E fa ridere che gli ultracattolici Qanonisti che hanno scritto "Ritratto reale di Francesco Battiato, l’Irrequieto Politically Correct" non si siano accorti di questi "abissi", troppo impegnati a contestare le aperture cristiane al mondo di Papa Bergoglio.

Sigillo (da "Padre"):

Variazioni sul vevè di Erzulie:

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