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Musica classica nei media degli anni 70 e 80

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Uno degli aspetti più notevoli dei brani di Battiato è il gran numero di citazioni di opere di musica classica, varie delle quali elencate nel blog "Battiato scrigno" di Abul. Mi sono chiesto se, così come certe parti del testo dei brani rimandano a elementi dell'epoca (soprattutto titoli di canzoni, ma anche poesie scolastiche o cose viste alla TV come "le macchine a ossigeno" giapponesi), anche queste citazioni musicali rimandassero in stile altrettanto post-moderno a usi della musica classica diventati popolari nei mass media al tempo dell'uscita di questi dischi di Battiato.

Ad esempio, come abbiamo già discusso nel forum, l'abbinamento dell'Aria sulla Quarta Corda di Bach con gli astronauti di Apollo 11 in "Meccanica"  è quasi certamente stato pensato dopo aver ascoltato "Una voce dalla Luna", 45 giri abbinato alla rivista "L'Europeo" che presentava la stessa associazione:

Sarebbe interessante sapere se in certi media degli anni '70 o precedenti venissero usati molto brani classici come quelli presenti negli album sperimentali anni '70 (Strauss, Smetana, Bach, Bartok, Chopin, Verdi, Rossini...) e anche in album pop seguenti (Ligeti in Strade dell'Est, Wagner in Up patriots to arms, ancora Bach in Una notte speciale, Wilbye e Mozart in Temporary Road...). Io da non esperto della TV vintage ho pensato a certi "intermezzi" della vecchia Rai, qui ho trovato che veniva proposto anche Bist du bei mir:

https://it.wikipedia.org/wiki/Intervallo_Rai

 

Qualcuno di voi ha idee su quali usi di musica classica di quei decenni possono aver influenzato queste citazioni nei brani di Battiato? Queste "cacce al tesoro" hanno un loro fascino... 

Una parentesi autobiografica: la mia passione per la musica classica è di lunga data, dovuta anche al fatto che riviste a cui la mia famiglia era abbonata come Panorama e Famiglia Cristiana abbinavano dischi e cassette di classica. Mi aiutava nell'ascolto anche la "multimedialità", ad esempio il film Fantasia o anche solo semplici foto e descrizioni dell'argomento che il compositore associava all'opera (L'astronomia ai Pianeti di Holst, Gli Indiani d'America nella Sinfonia dal Nuovo Mondo di Dvorak, le vicende di Napoleone nella Terza di Beethoven...). Esistevano anche libri per bambini dell'editore Mursia dove veniva inventata una storia associata a una musica classica. Da segnalare anche l'abbondanza di brani classici nei cartoni animati dei Puffi, ancora oggi la Sinfonia Incompiuta di Schubert la associo agli omini blu... 😀

Ciao.

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Le nuvole non possono annientare il sole...

Negli anni '70 in italia c'era una fonte molto popolare di diffusione di musica classica elaborata in modo post-moderno, il famoso Carosello che andava in onda tutte le sere ed era un appuntamento imperdibile soprattutto per i bambini. Era un tormentonificio.

Mi viene in mente il cartone di Supertrim di Agip con il Rondo alla Turca di Mozart, oppure la pobblicità del VecchiaRomagna etichetta nera che utilizzava Beethoven 74, la riebolazione della james Last Orchestra della Romanza in Fa maggiore, per creare un'atmosfera. Sempre Beethoven veniva utilizzato in modo più duro da Petrus, l'amarissimo che fa benissimo. L'olio Sasso utilizzava il Mattino di Edwar Grieg. E poi un pezzo delizioso ancora di Mozart: Piano Concerto No. 21, Andante. Il prodotto credo fosse della Michelin, e nel fimato c'era un astronauta che galleggiava nello spazio, una versione più soave rispetto alle ambientazioni spaziali angosciose create utilizzando Bach o  Strauss. Anche questo rientra nel mazzo dei pezzi classici che Carosello mi ha fatto adorare "alla cieca". Così come lo splendido pezzo centrale di Sean Sean by Morricone per il... Formaggino Mio :D.

Nei miei 3-6 anni ho ricevuto un forte imprinting...  questi pezzi mi emozionano ancora e forse ho usato questa risposta per rievocarli un'altra volta.

Ritornando a Battiato, lo trovo vicino a questo mondo giocoso soprattutto nella fine '82 inizio '83.

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Ecco due degli spot ricordati da Fagiolino!

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Ed è in certi sguardi che si intravede l'infinito...

Hai trovato MICHELIN avvenire saturno! "Oltre il tempo, oltre lo spazio".  Ci sono molte parafrasi dei pezzi spaziali di Battiato, l'immaginario è quello. Teniamo conto che chi nei '70 era un bambino negli '80 era un adolescente; occorreva "catturare" le stesse persone dieci anni dopo.

Anche in questo caso le musiche classiche sono state gentilmente adattate con basso e batteria, senza snaturare troppo l'originale.

L'accostamento coi prodotti di queste musiche non erano matrimoni brevi, se teniamo presente quello quasi indissolubile della VR con Beethoven (qui hai messo una versione anni '80) ma anche per esempio quello con Supertrim/Mozart durò fino alla scomparsa del prodotto in varie vesti, inizialmente era più jazzato (1958) fino ad arrivare ad una versione più aderente all'originale (primi anni '70)

PS: una volta riuscivo a mettere i video visibili. Ora non fioriscono più, riesco a mettere solo i link. Cosa sbaglio?

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Cita da Fagiolino su Febbraio 6, 2023, 10:37 am

PS: una volta riuscivo a mettere i video visibili. Ora non fioriscono più, riesco a mettere solo i link. Cosa sbaglio?

Penso che il problema sia che i link vadano messi su riga nuova senza nessun testo prima

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Fagiolino
Ed è in certi sguardi che si intravede l'infinito...

Non si parla esattamente di musica classica ma credo che qui in coda ci possa stare...

Continuiamo a parlare di Carosello. Verso il 1973/1974 c'era una canzone di Giorgio Gaber: com'è bella la citta! che pubblicizzava l'Associazione Ceramiche Italiane.

Un elogio della città che via via diventa più frenetico e nevrotico (senza mai svelarsi troppo come critica, ma nell'interpretazione di Gaber l'intenzione di avvisare della nevrosi incombente si percepiva).

Com'è bella la città
com'è grande la città
com'è viva la città
com'è allegra la città.

Piena di strade e di negozi
e di vetrine piene di luce
con tanta gente che lavora
con tanta gente che produce.

Con le réclames sempre più grandi
coi magazzini le scale mobili
coi grattacieli sempre più alti
e tante macchine sempre di più
sempre di più, sempre di più, sempre di più!

Era il periodo della gente in progresso, che si muovevano dalle campagne e dai paeselli verso la città. Il tema era molto sentito e trattato. La TV (la RAI) gestiva questo passaggio che era soprattutto culturale con trasmissioni, sceneggiati e pubblicità. Le origini di queste persone in movimento erano spesso trattate come zone irrazionali di paure ataviche e superstizioni e si incoraggiava quindi il modello del cittadino, razionale e rivolto al progresso.

Vieni, vieni in città
che stai a fare in campagna
se tu vuoi farti una vita
devi venire in città.

Diedi anni dopo Orizzonti Perduti parla di zone depresse e di nostalgia ambivalente. Di macchine in tripla fila, di terza linea del metrò. Gaber li aveva avvisati.

E tu che fai di sabato in questa città dove c'è gente che lavora, per avere un mese all'anno di ferie.

E poi nel bene, nel male, è una questione sociale coatti nella convivenza, affrontiamo il progresso coi nostri problemi di sesso. 

E poi soli di sabato in questa città dove c'è gente che lavora, nelle fabbriche in negozi dietro a scrivanie.

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Cita da Fagiolino su Febbraio 8, 2023, 12:15 pm

Diedi anni dopo Orizzonti Perduti parla di zone depresse e di nostalgia ambivalente. Di macchine in tripla fila, di terza linea del metrò. Gaber li aveva avvisati.

E tu che fai di sabato in questa città dove c'è gente che lavora, per avere un mese all'anno di ferie.

E poi nel bene, nel male, è una questione sociale coatti nella convivenza, affrontiamo il progresso coi nostri problemi di sesso. 

E poi soli di sabato in questa città dove c'è gente che lavora, nelle fabbriche in negozi dietro a scrivanie.

Nello stesso anno di Orizzonti perduti, il 1983, usciva come sigla di Superflash "Voci di città" di Dario Baldan Bembo, ma qui parole del brano e video della sigla descrivono questo mondo senza vere critiche più o meno esplicite:

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Le nuvole non possono annientare il sole...

Mi viene in mente anche l'uso dell'Aria sulla quarta corda nella sigla di Quark (1981), poi Superquark, che potrebbe esser stato d'ispirazione per Giardino segreto di Giusto Pio.

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Cita da pasquaetiope su Febbraio 8, 2023, 3:43 pm

Mi viene in mente anche l'uso dell'Aria sulla quarta corda nella sigla di Quark (1981), poi Superquark, che potrebbe esser stato d'ispirazione per Giardino segreto di Giusto Pio.

 

Vero, inoltre bisogna precisare, come viene detto qui:

 

https://www.ilpost.it/2022/08/13/piero-angela-quark-aria-sulla-quarta-corda/

 

che la prima versione dell'Aria di Bach usata nel 1981 per Quark era la seguente realizzata da Franco Talò che è ancora più simile a "Giardino segreto" di Giusto Pio dell'anno seguente:

 

 

Ciao.

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Le nuvole non possono annientare il sole...
Cita da Multivac su Febbraio 11, 2023, 2:09 pm

 

Vero, inoltre bisogna precisare, come viene detto qui:

 

https://www.ilpost.it/2022/08/13/piero-angela-quark-aria-sulla-quarta-corda/

 

che la prima versione dell'Aria di Bach usata nel 1981 per Quark era la seguente realizzata da Franco Talò che è ancora più simile a "Giardino segreto" di Giusto Pio dell'anno seguente:

 

 

Ciao.

Non sapevo che l'autore fosse Franco Talò, grazie per la segnalazione. La versione su disco, più elettronica (veramente suggestiva!), però è diversa da quella andata in onda. Qui è riportato che questa si tratti proprio della sigla della prima puntata, del marzo 1981:

Forse alla fine per Quark è stata scelta una versione suonata in modo diverso, più "tradizionale".

I dischi di Francò Talò con la sigla su Discogs:

https://www.discogs.com/it/release/3061480-Conservatorio-Claude-Sebastian-Guerrieri-Eccellenti

https://www.discogs.com/release/5622781-Conservatorio-Claude-Sebastian-Aria-Sulla-IV-Corda-

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