Cita da AbulQasim su Dicembre 30, 2023, 5:43 pm

Caro Stefano,
mi giunge la notizia che staresti mandando, ad alcuni canali YouTube e/o siti di vario tipo, dei messaggi più o meno di questo tenore "Sono Stefano Pio, figlio ed erede di Giusto Pio. Vi invito a rimuovere immediatamente tutta la musica di mio padre pubblicata senza autorizzazione sulle vostre piattaforme", aggiungendo che resti in attesa di un riscontro e della effettiva cancellazione di questi materiali.

Bene.
Voglio dare per scontato il pieno diritto a chiedere questa cosa e la sua legittimità da un punto di vista legale. Ma vorrei affrontare la questione da alcuni punti di vista diversi.

Iniziamo col dire che tutti coloro che hanno messo su YouTube brani di Giusto Pio, e grazie a Dio sono tanti, unitamente ai pochi siti che hanno diffuso file di live o di dischi perennemente fuori catalogo, sono GLI UNICI che negli ultimi 20 anni hanno mantenuta viva la fiamma dell'arte di Giusto Pio. Fosse stato per le case discografiche o per le iniziative di voi eredi, sarebbe stato impossibile per chiunque, specialmente se giovane, ascoltare "Legione straniera", "Restoration" e tanti altri capolavori (con l'eccezione di "Motore immobile", ovviamente). A costoro dovrebbe andare innanzi tutto un sentito grazie, anche perché da questa attività nessuno di costoro ha guadagnato denaro (l'unico a guadagnarci è il signor YouTube, immagino).
Invece dei ringraziamenti arriva un messaggio che ha la stessa empatia di una lettera dell'Agenzia delle Entrate. Avresti potuto aggiungere un "per favore", un ringraziamento per l'amore per la musica di tuo padre, una spiegazione del gesto, invece ti sei nascosto dietro l'autoritarietà che proviene dall'essere erede, e quindi titolare dei diritti, quando avresti potuto utilizzare l'autorevolezza che poteva darti l'essere figlio di.

Da un punto di vista tecnico, immagino tu lo sappia, se il problema sono i soldi, cioè il diritto d'autore, sarebbe bastato dire a YouTube che quel certo brano attualmente non presente nei suoi archivi era di Giusto Pio e sarebbe stato YouTube stesso a riconoscerlo girando i proventi dei guadagni agli eredi, in questo modo avremmo buttato l'acqua sporca senza gettare via anche il bambino, ma pazienza, gli eredi siete voi e voi agite come credete.

Riguardo la mancanza di autorizzazione, colgo l'occasione per ricordare un piccolo aneddoto.
Nell'unica occasione in cui incontrai di persona Giusto Pio, sarà stato intorno al 2003, eravamo un gruppo di appassionati in quel di Castelfranco Veneto, al momento dei saluti, ci disse di aspettare un attimo, andò via e dopo una decina di minuti torno con un CD masterizzato contenente alcuni suoi INEDITI e con in copertina un disegno, credo fatto sempre da lui, in bianco e nero. Ci affidò questo disco raccomandandosi di duplicarlo e farlo circolare tra gli appassionati.
Giusto Pio era fatto così, semplice e generoso. Ed estremamente educato.
Noi, quel gruppo di allora, abbiamo semplicemente seguito le sue indicazioni.

Tutto questo pippone solo per ribadire che il modo in cui si fanno le cose è importante almeno quanto cosa si fa, e in più suggerisco di portare rispetto agli appassionati che per anni hanno cercato di scavare nell'arte di Giusto Pio, portando alla luce materiali che, fosse stato per gli eredi, sarebbero stati a lungo ad ammuffire, mantenendo viva l'attenzione su un artista oggettivamente sottovalutato.
Consiglio anche, in maniera un po' ambigua, ma spero comprensibile, di dare ascolto a queste persone, perché non è detto che essere il figlio di dia l'assoluta onniscienza su quanto fatto dal padre, magari, a volte, può succedere che chi ha dedicato tanto tempo ad approfondire la sua arte ne possa sapere di più o possa avere una visione più completa e corretta degli avvenimenti.
Credimi. Fidati.

Detto questo, agli eredi l'ardua sentenza e l'onere delle decisioni.