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Le piante del lago, l'apice di Manrico Mologni...?

Segnalo quest'album che spicca all'interno della produzione piuttosto soporifera di Manrico Mologni. Come forse ricorderete, nel 1983 la Battiato Factory produsse il suo primo album, Con & senza cravatta, dove suona la stessa formazione di Milva e dintorni. Se però il songwriting non è solido, non c'è produzione che da sola possa rendere un disco memorabile (e onestamente i suoni scelti da Destrieri per certe parti di tastiera li trovo proprio bruttini).

Comunque, tornando a Le piante del lago, si tratta di un disco registrato nel 1990 da Manrico in coppia col sassofonista e produttore Nicola Calgari. A causa di problemi di salute di Manrico, che gli avrebbero reso impossibile una adeguata promozione, l'uscita fu annullata. Solo nel 2021 Calgari ha rispolverato il master e dopo averlo remixato un minimo (senza stravolgerlo, a quanto racconta in quest'intervista), l'ha pubblicato. Preciso che nella tracklist, oltre a due remix moderni c'è il brano La mia voce ed il tuo sax che, come raccontato nell'intervista, è stato scritto e registrato dai due negli ultimi anni, a differenza degli altri 8.

Tutto sommato è un ascolto piacevole. Vi linko i due brani che ho trovato musicalmente più accattivanti.

Multivac ha reagito a questo messaggio.
Multivac
Ed è in certi sguardi che si intravede l'infinito...