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Con che canzone/i avete scoperto Battiato?

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Quando andavo alle elementari, periodo Inneres Auge, mia zia regalò a mia madre un CD-R con le sue canzoni preferite di Battiato. Spesso lo ascoltavamo in macchina, ed è stato così che ho scoperto la sua musica.

Già prima conoscevo bene il remix di Voglio vederti danzare di Prezioso (non sapendo minimamente chi fosse Battiato) e mi sarà sicuramente capitato di ascoltare alla radio o a qualche festa Centro di gravità e La cura, ma è stato con questo CD pirata che ho ascoltato per la prima volta "consapevolmente" Battiato.

Le canzoni di cui mi innamorai da subito furono Aria siciliana, la cover di Amore che vieni, amore che vai (conoscevo già bene De André) e Tutto l'universo obbedisce all'amore, che tutt'ora ha un posto speciale nel mio cuore.

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Ed è in certi sguardi che si intravede l'infinito...

"L'era del cinghiale bianco"
da ragazzino che seguiva i vari programmi televisivi di musica non mi passò inosservato il passaggio di Battiato e Pio in varie trasmissioni,
ma ricordo pure che passava moltissimo nella radio che ascoltavo la mattina prima di andare al Liceo (forse RAI Radio 2, ma non sono sicuro)

tutto inizia da lì

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"Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l'intelligenza degli intelligenti."

La prima volta è stata nel 1998, avevo 13 anni e ascoltavo varie cassette e CD di mio fratello. Una di queste cassette non originali era L'arca di Noè.  Prima avevo sentito tante volte fin da bambino Centro di gravità permanente, ma la identificavo come cantata dai Neri per caso, che ne avevano fatto una cover. Un'altra canzone che sentivo spesso anni prima era una parte di Cuccurucucù (il ritornello e la parte "Il mondo è grigio, il mondo è blu") usata come sigla di "Italiani 5", una rassegna di film  in prima serata di Canale 5.

 

Sempre a fine del 1998 scoprii Shock in my town e il mitico video con Battiato samurai, spesso mostrato nel programma di una tv regionale "The box" dove si chiedevano videoclip su richiesta, che piaceva molto anche ai miei compagni di scuola delle medie (che però non associavano Battiato a nessun'altra canzone). Poi fra le VHS di mio fratello ho scoperto il video dell'Imboscata Live tour nella versione parziale tramessa dalla Rai. Poi ho chiesto altre cassette e dischi ad amici di mio fratello (subito dopo L'arca mi diedero l'antologia Fetus-Clic in due cassette della Ricordi) e poi ho sempre più preso i CD a metà prezzo presenti nei supermercati...

 

Ciao.

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Le nuvole non possono annientare il sole...

Battiato l'ho messo a fuoco e realmente colpito una domenica di aprile o maggio del 1982, col video di Centro di Gravità trasmesso da Superclassifica Show. Ma prima lo avevo visto in una serata Rai, a Venezia col coro dei gondolieri a cantare Bandiera Bianca (ora sappiamo che fu il 17 settembre 1981).

Ma sono importanti anche le prime impressione visive, mediate dall'artwork Messina. Inizio estate 1981, mi imbatto in un cartellone del Patriots Tour e vedo per la prima volta questo personaggio che se ne sta a braccia conserte. Mi sembra un antipatico punk inglese eroinomane di origine greca. "Greco" per  il viso scavato, mediterraneo, per il carattere spigoloso e pennelloso del logo PATRIOTS, per il mare dello sfondo. Mi ispirò una forte antipatia. Al contrario un mio compagno di scuola raccontò che proprio in quella data, in un festival disperso tra le colline della provincia di Forlì, il nostro Franco si dimostrò un ottimo bevitore di "Albana", un vino dorato molto dolce e poco alcolico. Una bottiglia dietro l'altra, suscitando simpatia e risate anche di meraviglia.

E poi un'altro mio compagno di classe, molto sul pezzo, durante l'intervallo estrasse l'LP della voce del padrone e ce lo fece esaminare nei dettagli: i vari battiatini colorati, le righine che univano pezzi del corpo di battiato alle canzoni, ad un uccello... ragazzini meravigliati per la grafica ed elogi spericati per la musica e le canzoni che purtroppo lì, a scuola, non si poteva sentire. "Lui è geniale, grandi musicisti, c'è pure il coro... e giù le mani dal vinile!" Era fine 1981 e non lo collegavo al greco punk ed al gondoliere dei mesi precedenti. Era un lavoro che affascinava a partire dalla copertina.

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Io lo vidi per la prima volta a Discoring con Bandiera Bianca, su un televisore portatile colore aragosta con un'antenna circolare, che non serviva a niente! La visione era molto disturbata e mi ricordo che lo vidi a strisce!! In seguito mia madre mi acquistò al mercato la musicassetta, rigorosamente tarocca, e da lì mi appassionai a Battiato e cominciai a seguirlo, anche se non assiduamente come ora, ma a fasi alterne, alternandolo ad altri tipi di musica. Ora rimpiango di non avere iniziato subito da ragazzina ad andare ai suoi concerti!

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I treni di Tozeur. Avevo 12 anni, i miei interessi passarono di botto da Lady Oscar ad Alice (che a pensarci bene si somigliano un poco… mentre sulle prime Battiato mi appariva “brutto e antipatico”…) e dal 1985 a Battiato, non tanto per l’album coevo ma dopo aver ascoltato Radio Varsavia sul giradischi di mio cugino. Ricordo ancora oggi lo stupore, la meraviglia e la fascinazione di quel primo ascolto… e l’immediato desiderio di riprodurlo.
Ancorché solo novenne, ricordo bene l’esplosione del 1982 ma anche il condizionamento di mio padre, battistiano irriducibile, che liquidò Battiato come una sorta di emulo (sic)… forse ha ragione Zuffanti a sostenere, tra le mille ragioni del successo del 1982, anche la “necessità” di colmare il vuoto creato dal divorzio Mogol-Battisti?

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Il primo ascolto inconsapevole "L'era del cinghiale bianco" trasmessa dal juke-box di uno chalet sulla spiaggia.

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Io considero il primo "vero" incontro con Battiato quello avvenuto grazie al web, in particolare all'allora nascente Youtube. Dalla mia curiosità di ascoltare Centro di gravità permanente, sono rimasto rapito, oltre che dalla musica, dal (geniale) videoclip di Antonio Syxty; e così anche per Bandiera Bianca. Da lì, per un periodo sono andato alla forsennata ricerca di tutti i videoclip di Battiato, scoprendo così pian piano anche i brani che non conoscevo. Sempre sul web, per mezzo di "iTunes" avevo cominciato a costruire la mia collezione digitale battiatesca. 

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da quello che scrivete mi si conferma il fatto che,
quando le case discografiche piangevano miseria per le (orribili) cassette tarocche e per la duplicazione tra amici di dischi su BASF, TDK e roba simile
in realtà non si rendevano conto (o facevano finta di non rendersi conto) che spesso queste cassette erano il cavallo di Troia attraverso il quale un loro artista entrava nell'universo degli appassionati generando DOPO acquisti di dischi veri, biglietti dei concerti e altro

quello delle duplicazioni pirata fu un fenomeno che andrebbe studiato non solo come metodo per pagare meno l'oggetto (e dando i soldi alle persone sbagliate, dietro le cassette napoletane c'era la camorra)
ma soprattutto come volano dell'economia intorno alla musica, sorta di diffusione semi-clandestina ma molto potente

ma la Universal e soci non lo ammetteranno mai

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"Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l'intelligenza degli intelligenti."

Per quanto mi riguarda direi che i miei primi segni di attenzione "cosciente" che diedi a Battiato furono durante le uscite domenicali con la macchina di mio zio.

Lui e i mie genitori parlavano delle loro cose, ma nell'autoradio ogni volta c'era sempre la solita cassetta che non cambiava mai e che girava e si rigirava con l'auto-reverse. Io avrò avuto, che so, 7-8 anni, dunque parlo degli anni '87-'88. Non ero particolarmente interessato alla musica, però mi ricordo di alcuni brani che passavano alla radio e che mi colpivano, mi facevano paura e mi davano una strana sensazione di inquietudine (Mama dei Genesis et Thriller di Michael Jackson)... Ritornado alla famosa musicassetta della macchina, c'erano due brani in particolare che mi davano un po' le stessto tipo di sensazione... parlo di Clamori et l'Esodo. E mi dicevo: "Ma che ca**o dice questo?"... "Ciuffi di isotopi?... Nuclei pulsari, neutroni e quasi uguali?", "Prepariamoci per l'esodo... Moltitudine, moltitudine". Ma com'è che queste canzoni non si capiscono come le altre degli altri cantanti? Me è sempre lo stesso cantante che va dalla pesantezza d l'Esodo alla leggerezza di Voglio vederti danzare? Notai che con l'Arca di Noè c'era qualcosa di diverso in confronto al resto del mondo musicale che sentivo e la cosa mi incuriosiva ed avrò chiesto a mia madre decine di volte come si chiamasse questo cantante che da una domenica all'altra mi dimenticavo il suo nome.

Dunque ecco, fu l'originalità l'Arca di Noè che mi colpì per primo.

Poi ci fu la seconda fase che cominciò nel '93 o '94 quando acquistai in un mercato a Roma il mio primo album di Battiato che era una cassetta pirata di Caffé de la Paix (che alla fine del lato A conteneva Centro di Gravità e alla fine del lato B L'Era del Cinghiale Bianco). Dopo, ogni anno che venivo in Italia per le vacanze estive, me ne ripartivo con 3-4 cd di Battiato ed ogni volta il piacere di sentire Battiato e l'interesse di scoprire qualcosa di diverso aumentava sempre di più.

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L'Ottavo
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