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Battiato. Una ricostruzione sistematica di Vincenzo Greco

Ciao, sono nuovo del forum, che ho conosciuto proprio grazie al libro di Vincenzo Greco. Andando, infatti, alla ricerca di recensioni e pareri su questo libro, mi sono imbattuto in questo forum. Volevo capire se era piaciuto solo a me, vista l'impostazione molto particolare e diversa dagli altri libri.
Quindi, anche se ho visto che se n'è parlato in un altra discussione, anche per presentarmi, scrivo una discussione apposita, anche perché il libro lo merita.
Vi dico una cosa. Purtroppo nuovi dischi di Battiato non ne possiamo più sentire. Però leggere questo libro mi ha riportato ai suoi dischi con una nuova luce, è stata una carrellata che, per certi versi, mi ha fatto ascoltare molte sue canzoni come se fosse per la prima volta. Mi spiego, sono canzoni che conosco bene, però tutti i legami che contengono con altre canzoni, e che il libro descrive bene, tutti i collegamenti tra canzoni diverse per tempo, e anche con i film, ora mi sono più chiari. Infatti trovo azzeccato il sottotitolo, Percorsi di ascolto consapevole, proprio perché questo libro suggerisce al lettore una consapevolezza matura, una bussola per orientarsi bene nel mare magnum della produzione di Battiato. E lo fa con molta umiltà, senza mai porsi in cattedra o da una posizione di superiorità rispetto al lettore, e anche con grande rispetto di Battiato. Il quale si capisce che è molto amato da Greco, e studiato e seguito da molto tempo, ma, proprio per evitare panegirici e retorica, l'autore se ne tiene a una certa distanza,  per non perdere la visione da interprete. E' effettivamente un libro, forse il primo, di interpretazione dell'opera di Battiato. Fatta senza appesantimenti, anzi ricorrendo pure a strumenti moderni come le playlist su Spotify, cui si può accedere attraverso un qr code alla fine di ogni capitolo. L'idea di raccontare Battiato epr temi, attorno a cui raggruppare i suoi pezzi, è originale e funziona. Qualcuno, mi pare su Amazon, lo ha definito un libro-concerto. Ha dato anche a me questa impressione.

Anche se non afferisce al libro, devo dire che ho anche apprezzato il disco che sempre Greco, con nome d'arte Evocante, ha prodotto, di rielaborazioni di alcuni brani di Battiato, soprattutto quelli del periodo sperimentale e Il re del mondo e La porta dello spavento supremo, che sono venute proprio bene. Incuriosito, ho voluto conoscere l'autore in occasione di un suo concerto (non ne fa molti, sta pubblicando musica, lui dice per gioco, da poco tempo). A parte la persona, di grande affabilità e umiltà, con una carica umana ed emotiva rari, e la bella dedica che mi ha scritto sul libro, ritagliata sul mio brano preferito, ho pure apprezzato il suo lato artistico: anche sentendo i suoi brani originali dal vivo, dove lui è ovviamente più a suo agio, si sente l'influenza di Battiato, anche se pure questa viene tenuta a debita distanza: l'ha pure detto sul palco, scherzando, perché è un tipo molto divertente, con autoironia, che ogni volta che scrive una canzone si chiede quanto gli verrà detto che assomiglia a Battiato e quindi cerca di togliere quanto più possibile analogie e richiami. Su mia espressa richiesta, abbiamo chiacchierato per una ventina di minuti, e non solo di Battiato, mi ha confessato che si è pentito solo di avere inserito L'ombra della luce, di cui a posteriori non è molto soddisfatto, e si rammarica che Lode all'Inviolato, che infatti quella sera ha cantato molto bene, con un bellissimo arrangiamento elettronico, gli è venuta in mente di farla a pubblicazione del disco già avvenuta, in occasioni delle presentazioni del libro in forma di concerto (altra novità) e probabilmente la metterà nel suo prossimo disco, di cui ho sentito due brani, che mi sono piaciuti molto (una elettronica a metà tra il prog e la new wave, con accenti orchestrali).

Tornando al libro, io lo consiglierei sia a chi conosce già Battiato, perché te lo fa rivivere, sia a chi non lo conosce e vuole approfondirlo: è un libro di approfondimento, non contiene biografie né curiosità. Certo, va anche detto che ha un tono filosofico, spesso di tipo spirituale e, anche se scorre bene, non è lettura che si può fare in modo distratto. Non è per tutti, insomma.

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