Battiato secondo i religiosi
Fra le persone che hanno ricordato Battiato sono interessanti quelle dei religiosi. Qui segnalo i ricordi del gesuita Antonio Spadaro, direttore della rivista La Civiltà Cattolica, e di padre Guidalberto Bormolini, che ha celebrato i funerali:
Non so se conoscete testimonianze di altre personalità religiose.
L'impressione è che Battiato, per la sua spiritualità non legata a una precisa confessione religiosa ma che attingeva anche alla tradizione cristiana, fosse stimato molto anche da personalità della chiesa cattolica come "divulgatore" di questi temi a chi non è legato a religioni. In fondo la chiesa cattolica può avere difficoltà nel comunicare messaggi religiosi attraenti perché può essere percepita come legata a un mondo "non moderno" e spesso basato su "obblighi e divieti" mentre Battiato, mettendo al centro esperienze personali e usando riferimenti culturali anche di altre religioni, non ha avuto questo problema.
Ho già raccontato come Battiato sia stato molto usato in gruppi educativi di ambiente religioso come scout e simili. Secondo me sono molte di più le persone che si sono avvicinate a una fede grazie a questi gruppi rispetto a quelli che dopo aver ascoltato Battiato si sono avvicinate a religioni orientali, in quanto in quelle canzoni attraggono non per teorie e descrizioni indimostrabili dell'aldilà, che neanche alla chiesa di oggi interessano molto, ma a esperienze personali come sentire l'importanza della presenza di un altro di cui avere fiducia, il cambiare per essere migliori nel futuro e così via. Dunque anche per la chiesa e gli uomini di fede quella di Franco è stata una grande perdita.
Ciao.
Il ricordo di Padre Guidalberto Bormolini, che ha concelebrato la funzione funebre:
https://www.bresciaoggi.it/territori/garda/battiato-oltre-la-morte-con-padre-bormolini-1.8679185
Segnalo anche il seguente articolo di Giovanni Marcotullio
https://it.aleteia.org/2021/05/25/franco-battiato-reincarnazione-cristianesimo/
che oltre a parlare delle opinioni espresse da Battiato sull'aldilà riporta anche una nuova intervista a padre Guidalberto Bormolini.
Padre Bormolini ricorda che Franco "era un ricercatore. Non era dogmatico" e che lui personalmente preferisce credere nella dottrina del Purgatorio (mentre sembra che Battiato nel 2014 avesse detto che Bormolini credesse anche lui nella reincarnazione) che contiene l'idea che "dopo morti c’è la possibilità di purificazione e infine di salvezza" e "Se sapessimo riproporre la dottrina del purgatorio con linguaggi adeguati, facilmente molti vi troverebbero le risposte a ciò di cui hanno bisogno e che vanno a cercare in altre dottrina". Insomma, Battiato continua ad essere una risorsa positiva anche per le persone più legate alla fede cristiana e alle dottrine legate ad essa.
Ciao.
La testimonianza di Padre Orazio Barbarino, parroco di Linguaglossa, che ha officiato le esequie. L'avete letta la preghiera di cui parla, distribuita al funerale? Devo dire che mi ha colpito molto, non è per niente nello stile di Franco. Evidentemente credevamo di conoscerlo bene, ma non era così
Per chi volesse leggere la preghiera citata nell'articolo precedente:
Cita da Virginia su Giugno 2, 2021, 9:31 pmLa testimonianza di Padre Orazio Barbarino, parroco di Linguaglossa, che ha officiato le esequie. L'avete letta la preghiera di cui parla, distribuita al funerale? Devo dire che mi ha colpito molto, non è per niente nello stile di Franco. Evidentemente credevamo di conoscerlo bene, ma non era così
Nel documentario "Saluto a Franco Battiato Intervista Completa Le Nostre Anime" https://youtu.be/9eR15MjqTXE - che a mio avviso merita di essere visto per intero - la parte interessante per l'argomento in essere inizia a 1:10:24 e termina a 1:31:35 con Franco Battiato che pronuncia la frase "cerchiamo di andare a Ganden, in questo pianeta pieno di pace: mi piacerebbe andarci!"
Ganden è il continente di assoluta felicità vittoriosa" in lingua tibetana, in riferimento al paradiso tushita ove risiede Maitreya, il Buddha futuro.
Nel documentario Franco menziona la pratica della non-meditazione, che è analoga alla pratica descritta ne La nube della non-conoscenza, un testo mistico inglese del XIV secolo.
Henry Corbin, grande islamologo e sufi di una confraternita shi'ita che ha tradotto le opere di Ibn Arabi, sufi sunnita, uno dei più grandi teosofi della storia, sostiene che l'uomo crea il Dio in cui crede, beninteso: Dio esiste e sussiste come essere trascendente ma nell'immanenza Egli assume la forma che l'uomo gli dà nel suo cuore (inteso l'organo sottile) e questa operazione avviene nel regno di mezzo tra il cielo e la terra, Hurqalya, che è il dominio archetipico. Insomma, la cosmologia e la teologia propria di una cultura formano la matrice in cui nasce " per risonanza e corrispondenza" e si sviluppa il divino nell'umano. NB purtroppo si può sviluppare anche il termine antitetico, dipende dalla qualità del cuore ... Ovviamente ho spiegato nei limiti delle mie capacità di comprensione e l'ho espresso in modo eccessivamente sommario, spero di essere stato chiaro.
Può darsi che Franco, al termine del suo percorso di conoscenza, abbia intuito che nelle pieghe del cristianesimo sono ancora vivi quegli elementi che formano la matrice la quale sostanzierà lo spirituale in Hurqalya.
Hurqalya è il "luogo" in cui tutte le azioni e i pensieri degli esseri lasciano il loro segno e in cui ogni uomo costruisce la sua esistenza post-mortem, il suo Inferno o il suo Paradiso.
Insomma, non mi pare che negli ultimi tempi Franco avesse tanta voglia di tornare su "questa" terra.